La Passeggiata delle Meridiane
Questo progetto nasce per valorizzare il territorio mettendo in evidenza le 12 meridiane che sono presenti.
Il percorso piacevole che inizia nei pressi del tempietto, lato Guamo, dell’acquedotto del Nottolini per poi attraversare Guamo, Badia di Cantignano e si conclude a Coselli. Si snoda nel verde ed è pianeggiante per una lunghezza di poco superiore ai 3 Km, quindi è adatto a tutti.
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Punto 1
Una delle meridiane più lunghe del mondo: L’Acquedotto del Nottolini a Lucca
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L’acquedotto del Nottolini visto da Guamo, il sole sta per allinearsi agli archi.
L’idea sembra strana ma si può usare questo manufatto per regolare gli orologi quando c’è il sole. Le meridiane classiche indicano il mezzogiorno solare che è diverso da quello degli orologi moderni e varia di giorno in giorno, questa variazione è dovuta alle caratteristiche dell’orbita della terra e le velocità con cui viene percorsa. Anticamente quindi c’era una tabella che indicava, per ogni giorno dell’anno, lo scostamento dal mezzogiorno solare così da poter sincronizzare gli orologi meccanici. Possiamo fare la stessa cosa con l’acquedotto del Nottolini, questo corre lungo una linea retta dalle pendici delle colline di Guamo alle mura di Lucca. Sfruttando questa sua peculiarità, possiamo usare questo allineamento come traguardo per sapere quando il sole è perfettamente il linea con il manufatto. Il momento esatto viene indicato dall’ombra della costruzione che non deve sporgere ai lati delle colonne, in questa condizione il sole è allineato con l’acquedotto. L’allineamento avviene in un momento preciso della giornata, lo possiamo usare come riferimento, è possibile calcolarlo per tutti i giorni dell’anno. Naturalmente non è il mezzogiorno. Bisogna precisare che le meridiane orizzontali usano come riferimento, una linea che ha direzione Nord-Sud, questa invece non è orientata in questa maniera per cui è “sui generis”. Quest’opera imponente con i suoi 3200 metri di lunghezza, può essere considerata una delle “meridiane” più lunghe del mondo.
La tabella seguente indica il momento dell’allineamento, per brevità solo ogni 10 giorni circa. È usata l’ora solare quindi attenzione a quella legale.
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Le misure e le osservazioni effettuate per questo studio confermano il perfetto allineamento dell’opera a 200 anni dalla costruzione.
Nota bene
va sottolineato che il 2022 è il bicentenario del decreto che autorizza la costruzione dell’acquedotto firmata da Maria Luisa di Borbone il 7 ottobre 1822. Quindi si è scelto di far iniziare il percorso da questo punto per festeggiare degnamente questo anniversario e rendere omaggio al Regio Architetto Lorenzo Nottolini.
Punto 2
Meridiana di Via di Pettinaglio n. 21 a Guamo
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Questa meridiana è recentissima infatti è stata ultimata nel dicembre del 2021. Il progetto è di Tullio Della Togna e la realizzazione si deve a due signori di Guamo che hanno lo stesso nome e cognome: Francesco Paoletti. Questo orologio solare mostra l’ora del nostro fuso orario, indica i solstizi d’inverno e d’estate oltre che gli equinozi. Porta anche un motto come era uso.
Punto 3
L’incompiuta via San Pieretto n. 82 Badia di Cantignano
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Questa bellissima meridiana è qui da diversi anni è rimasta incompiuta ma è degna di nota per le bellissime decorazioni.
Punto 4 - 11
Le 8 antiche meridiane del palazzo delle cento Finestre a Badia di Cantignano
Il giardino delle meridiane di Badia di Cantignano
La riscoperta
Nel 2018 a seguito di ricerche e studi sono stati riscoperti otto quadranti solari all’interno del giardino del palazzo delle cento finestre, questi apparati erano stati completamente dimenticati ed erano parte di altrettanti orologi solari Questi ultimi sono divisi in due gruppi di quattro ciascuno, un gruppo è rivolto a Sud e l’altro ad Ovest, questa disposizione è funzionale perché quelli rivolti a Sud sono illuminati prevalentemente al mattino mentre gli altri prevalentemente nel pomeriggio, quando gli altri sono in ombra, inoltre con questa distribuzione gli orologi solari adornano il giardino in maniera armonica. Questi ultimi erano una peculiarità della villa, nati per dare un’impronta di raffinatezza, da mostrare agli ospiti nei ricevimenti. Ecco una descrizione della vita dei nobili lucchesi : ” Essi (i nobili) per la maggior parte hanno studiato e sono molto istruiti, conducono la conversazione con argomenti solidi e razionali e sanno mescolarvi gradevoli motti di spirito…si recano nella villa, dove hanno stabilito riunirsi…”. I quadranti sono stati numerati iniziando da quello a sinistra (per chi osserva dal centro del giardino), quindi quelli rivolti a Sud vanno dall’uno al quattro, mentre quelli rivolti a Ovest vanno dal cinque all’otto.
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Ubicazione quadranti solari a Badia di Cantignano
Si possono osservare quattro sistemi di misura del tempo diversi, c’è corrispondenza tra la disposizione dei due gruppi, infatti il primo della sequenza Sud adopera lo stesso sistema del primo della sequenza Ovest, cioè il quadrante uno usa lo stesso sistema del cinque e così via. Entrando nel dettaglio, il sistema adottato dagli apparati numero uno e cinque è quello ad ore diseguali, la denominazione ci dà subito un’indicazione. Erano chiamate anche temporarie o canoniche. Viene presa in considerazione solo la parte del giorno che va dalla levata al tramonto del sole, la notte viene esclusa, questo intervallo viene diviso in dodici parti (ore) uguali. È chiaro che d’inverno il periodo di luce è più breve che in estate e quindi in inverno le ore sono più brevi che in estate, da qui nasce appunto la denominazione diseguali. Non è un caso che l’orologio (il numero uno) sia posto vicino all’abside dell’adiacente chiesa di S. Bartolomeo, infatti questa, l’ora canonica, è citata nei vangeli, utilizzata dalla chiesa , quindi questa è la collocazione più adatta. Le ore diseguali sono state usate fino al XII-XII secolo circa. Gli orologi numero due e sei usano il sistema italico, come dice il nome era usato nella nostra penisola, ma non solo. Il giorno intero era diviso i ventiquattro ore ; il tramonto era il riferimento per iniziare il conteggio di conseguenza coincide sempre con le ore ventiquattro. Questo metodo aveva una buona utilità nei tempi scorsi quando la principale fonte di luce era il sole. Supponiamo che la meridiana ad ore italiche indichi le diciotto, poiché il sole tramonta sempre alle ventiquattro, con una semplice sottrazione 24-18=6 sappiamo che abbiamo ancora sei ore di luce, molto utile per programmare il lavoro. Questo sistema rimase in uso nella repubblica di Lucca fino al 1799, quando venne dismesso ci furono resistenze al cambiamento specialmente nel contado. C ‘erano anche orologi ad ore italiche, naturalmente dovevano essere riallineati tutti i giorni per fare in modo che le ore ventiquattro coincidessero con il tramonto. Questo sistema è stato in uso dal XII-XIII secolo al XVIII secolo circa. I quadranti numero tre e sette adottano il sistema oltramontano o francese, perché portato dai francesi con Napoleone, a Lucca sostituì l’italico nel 1799, come già detto prima, è il metodo che usiamo oggi. Ha il vantaggio, rispetto all’italico, di non dover allineare gli orologi meccanici ogni giorno. In uso dal XVIII secolo. Gli ultimi apparati, i numeri quattro e otto sono ad ore babiloniche, la denominazione deriva dalla provenienza orientale del metodo di misura, possiamo dire che è il sistema “speculare” dell’italico: anche qui il giorno è diviso in ventiquattro ore uguali ed il riferimento da cui iniziare il conteggio era la levata del sole. Gli orologi solari babilonici non erano in uso in Italia , sono rari, qui ne sono conservati due splendidi esemplari. L’adozione di questo sistema va dal XII-XIII secolo al XVIII secolo circa, quindi nello stesso periodo dell’italico.
Il restauro dell’orologio solare numero 8
Nel 2021 è stato restaurato, con il finanziamenmto della Fondazione Banca del Monte di Lucca, l’orologio numero otto, che ora si può ammirare perfettamente funzionante.
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Orologio solare numero 8 restaurato, nel giardino del palazzo delle cento finestre
Vediamo che viene impiegato un ortostilo, cioè lo gnomone, che proietta la sua ombra sul quadrante è perpendicolare al piano dell’apparato, oltre che alle linee orarie che vanno dalle cinque alle quattordici è tracciata anche la linea degli equinozi con i rispettivi segni zodiacali: l’ariete e la bilancia. Nella parte superiore c’è il segno del capricorno ad indicare il solstizio invernale, mentre in quella inferiore possiamo vedere il simbolo del cancro per mostrare il solstizio estivo. Questo apparato è funzionante e gli errori sono molto contenuti. Tutti gli orologi solari sono coevi, infatti sono realizzati con gli stessi materiali e con le stesse tecniche, anche lo stato di usura è simile. Con buona probabilità sono stati realizzati intorno al 1750 o subito dopo, dai Buonvisi e avevano anche lo scopo di adornare ed abbellire il giardino con questi elementi. George Christoph Martini, detto il pittor sassone, che si stabilì a Lucca e visitò e descrisse questa villa non fa menzione di questi imponenti apparati, le sue descrizioni, anche di altre ville, sono minuziose e sicuramente non gli sarebbero sfuggiti otto grandi orologi solari (misurano mediamente 1,8 m per lato). Il pittor sassone muore nel 1745. Con l’arrivo di Napoleone alla fine del 1700 inizia la decadenza di questo imponente edificio per cui è ragionevole pensare che queste opere siano state realizzate tra il 1745 ed il 1799. Questo sito, con un così alto numero di orologi solari, è praticamente unico in Italia, è interessante sotto diversi profili: quello storico, quello architettonico e anche quello scientifico infatti per progettare questi apparati bisognava padroneggiare bene l’astronomia e la geometria.
Nota bene
questi ultimi manufatti sono in proprietà privata, anche se non ci sono cancelli, è quindi necessario chiedere il permesso ai proprietari sul posto.
Punto 12
La meridiana di Villa Lazzareschi a Coselli, via Coselli n. 57-59
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Alzando lo sguardo sopra il muro di cinta si vede un bellissimo orologio solare in marmo con disegni molto elaborati, sicuramente collocato in situ da molti anni.
La funzione di questo oggetto è prettamente ornamentale, una bella opera eseguita da mani abili.
La consulenza tecnico-scientifica è stata fornita da Tullio Della Togna.